Terza corsia digitale: la fibra ottica per attrarre imprese e lavoro

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fibra otticaBen 240 chilometri di fibra ottica collegata attraverso 28 “anelli” per una tecnologia in grado di portare la velocità di connessione dell’utente a 30 Mbit. È una vera e propria autostrada digitale quella che stanno costruendo sul territorio cittadino il Comune di Udine e Telecom Italia con la realizzazione della rete Ngan (Next generation access network), la cablatura in fibra ottica che in futuro promette di rendere particolarmente appetibile il capoluogo friulano agli occhi delle imprese e dei grandi player internazionali pronti a investire nel campo delle tecnologie dell’informazione. “Dopo aver triplicato le zone della città coperte da wi-fi pubblico cittadino – sottolinea l’assessore all’Innovazione, Gabriele Giacomini – ora triplichiamo anche la velocità con cui i cittadini e le imprese potranno navigare nel grande spazio virtuale del web e cogliere così le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale e telematica che stiamo vivendo. Si tratta di una vera e propria “terza corsia digitale”, un potenziamento di una infrastruttura indispensabile per superare le sfide di questo nuovo secolo”.

La cablatura in fibra ottica riguarda le sei centrali Telecom Italia che danno copertura al territorio cittadino e viene realizzata con 28 anelli per un totale di circa 240 chilometri di fibra, raggiungendo complessivamente 267 armadi stradali. La rete Ngan consente di fornire all’utente finale una velocità di connessione di 30 Mbit al secondo e in prospettiva permetterà l’utilizzo di servizi avanzati ultrabroadband, come ad esempio smartTV e cloud computing. Dopo aver portato a termine la predisposizione delle centrali del centro cittadino e della zona di Chiavris, da qui alla fine del 2015 Telecom completerà la cablatura anche nelle centrali situate in Baldasseria, San Domenico, viale Venezia e San Gottardo.

L’amministrazione comunale ha investito complessivamente 2 milioni di euro in questa operazione, per la quale vengono utilizzati i cavidotti sia di Telecom sia del Comune. Per garantire velocità, sicurezza e minimo impatto ambientale, infatti, l’intervento di Telecom sfrutta in gran parte le reti tecnologiche esistenti. Particolarmente significativo l’utilizzo delle infrastrutture fognarie: si tratta di uno dei primi esempi in Italia di impiego, su larga scala, di questa metodologia innovativa, che richiede l’utilizzo di materiali specifici e tecnologie avanzate (mini-tubi blindati speciali, robot telecomandati per ispezioni nei condotti). Ciò permetterà di evitare più del 65% degli scavi. Percentuale a cui si aggiunge inoltre l’utilizzo degli impianti di illuminazione pubblica.

“Al di là dell’importanza di garantire connessioni sempre più veloci ai cittadini e alle imprese – commenta il sindaco di Udine, Furio Honsell – questo progetto è una misura concreta che l’amministrazione di Udine mette in campo per contribuire allo sviluppo economico e alla creazione di nuovi posti di lavoro”. Un’opera destinata quindi a tutti i cittadini e alle famiglie, ma anche alle imprese. Obiettivo prioritario è infatti l’aumento della competitività e della capacità di attrarre investimenti della città, anche in considerazione del fatto che la diffusione della banda ultralarga porta con sé aumento di competitività per le aziende, e non solo per quelle a vocazione prettamente tecnologica. “La competitività di un sistema territoriale è infatti sempre più legata alla sua capacità di vivere in rete e di sviluppare i suoi nuovi usi – spiega Giacomini –. Lo sviluppo delle imprese, di prodotti e servizi di nuova generazione è strettamente collegato all’accessibilità non soltanto materiale, ma anche digitale. Vari studi dimostrano che con l’aumento della banda di trasmissione aumentano anche il benessere economico e i posti di lavoro. Ecco perché – conclude – questa è una azione concreta che promuove lo sviluppo economico della nostra città nei settori produttivi più all’avanguardia e più promettenti”. Da parte sua il Comune utilizzerà la fibra ottica per collegare anche gli uffici e le varie sedi comunali.

Tratto da Udiné – Emagazine del Comune di Udine

Author: Gabriele Giacomini