Dopo aver precorso i tempi nel campo della trasparenza della pubblica amministrazione, il Comune di Udine definisce formalmente le regole e l’organizzazione interna per la pubblicazione dei propri “open data”. Proprio in quest’ottica nella seduta di ieri, 24 marzo, la giunta comunale ha approvato, su proposta dell’assessore all’Innovazione, Gabriele Giacomini, le Linee guida per la pubblicazione di dati pubblici in formato aperto, uniformandosi così alle direttive dell’Agenda per l’Italia Digitale e delle Linee guida nazionale sulla valorizzazione del patrimonio informativo pubblico.
“Implementare la pubblicazione degli open data permette di raggiungere diversi obiettivi – spiega l’assessore all’Innovazione, Gabriele Giacomini – perché oltre a rendere reperibili dati altrimenti non disponibili, favorendo così la democrazia partecipativa, contribuisce anche allo sviluppo dell’economia permettendo alle imprese e ai singoli di utilizzare i dati per sviluppare servizi e creare nuove applicazioni di interesse per la collettività”.
Il dispositivo approvato dalla giunta stabilisce i criteri, le modalità e i tempi per l’individuazione di dati e documenti oggetto di pubblicazione e riutilizzo. A questo scopo viene definita l’organizzazione interna, le procedure, le modalità e i tempi di adeguamento adottati dalle strutture del Comune al fine della raccolta, della catalogazione e della pubblicazione dei dati posseduti secondo formati. In particolare vengono indicate le caratteristiche che devono possedere i dati per essere considerati “aperti”, come ad esempio essere liberi da licenze che ne limitino l’uso, essere leggibili da computer, essere comprensibili, completi, riutilizzabili e ricercabili. Come previsto dalle direttive nazionali le Linee guida del Comune individuano le figure chiave che all’interno dell’amministrazione partecipano al processo di apertura dei dati. Vengono così istituiti un responsabile e un team “Open Data”, a cui è affidato il compito di promuovere e attuare la pubblicazione dei dati raccolti. Le Linee guida disciplinano inoltre le richieste civiche di modifica/integrazione dei dati pubblicati e le modalità di inserimento dei nuovi dati e individuano le licenze per il riutilizzo dei dati e dei documenti contenenti dati pubblici di cui l’amministrazione comunale è titolare o di cui abbia disponibilità.
Ma come si possono definire gli open data? Le nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione hanno aperto nuove opportunità agli enti pubblici dal punto di vista dello svecchiamento dei processi decisionali e degli schemi burocratici, e hanno consentito di adottare un nuovo modello di trasparenza nei confronti dei cittadini. Il Comune di Udine già nel 2011 ha inteso far propria la filosofia dell’open data e, attraverso un apposito spazio dedicato alla “liberazione dei dati”, ha voluto avviare un percorso basato sull’accesso senza restrizioni ai dati pubblici, organizzati razionalmente, in formati elettronici standard e aperti.
Un primo approccio diretto a rendere disponibili per successive elaborazioni personalizzate i dati pubblici, che vengono poi periodicamente aggiornati. I dati forniti possono essere riutilizzati e ridistribuiti gratuitamente, grazie all’adozione di licenza “Italian Open Data License” (IODL), che mira a facilitare il riutilizzo delle informazioni pubbliche nel contesto dello sviluppo della società dell’informazione. In particolare nel 2011 palazzo D’Aronco aveva messo a disposizione i bilanci del Comune, i dati su ambiente ed energia, mentre l’anno successivo aveva aderito alla piattaforma nazionale “Open Municipio”.
“L’amministrazione Honsell – evidenzia ancora Giacomini – è sempre stata sensibile al tema della trasparenza, rispondendo in maniera più che tempestiva agli obblighi di legge. Spesso ha anticipato i tempi pubblicando ancor prima e al di fuori degli obblighi di legge molte informazioni sugli organi politici del Comune, come ad esempio le indennità percepite da assessori e consiglieri comunali. Infine, con il progetto Open municipio è stato compiuto anche un passo in più, promuovendo la partecipazione del cittadino che può seguire online l’iter delle proposte di deliberazioni di consiglio e di giunta”.
Fonte: Udiné – Emagazine del Comune di Udine